Introduzione alla pratica di Kinhin, la Meditazione Camminata.
LETTERALMENTE LA PAROLA “KINHIN“, CHE TRADUCIAMO IN “MEDITAZIONE CAMMINATA”, SIGNIFICA “CAMMINARE AVANTI, DRITTO E INDIETRO“. E’ UN MODO DIVERSO PER ANDARE INCONTRO ALLA CONSAPEVOLEZZA DI MENTE E CORPO, È MEDITAZIONE NEL PRESENTE.
Noi oggi diamo per scontato il camminare. Da bambini non era così.
Quando eravamo ai primi passi, la successione dei movimenti, l’alternanza di spostamento del peso da una gamba all’altra, l’equilibrio, la direzione dei passi, erano tutte cose che il bambino impara a fare tra mille incertezze e soprattutto con la difficoltà di coordinarle in un movimento armonico. Quante cadute, quante volte aggrappati al genitore! E poi, passo dopo passo, iniziavamo il nostro cammino verso quella direzione meravigliosa che è la vita.
La Meditazione Camminata secondo Thich Nath Hanh
Thich Nath Hanh è un monaco vietnamita, ordinato secondo i canoni del Buddismo Zen a sedici anni nel 1942. Da oltre settan’anni promuove il Dharma in Europa e in America.
Alla domanda “come praticare la meditazione” la sua risposta è che ogni momento è buono, ogni azione come bere un the, lavorare, conversare può essere occasione di consapevolezza, mindfulness nel momento presente.
Vivendo da molti anni vicino a Parigi, nei suoi insegnamenti ha recepito i modelli dell’occidente, gli schemi sociali, le interazioni umane, adattando la rigorosa pratica di partenza ad un modo di vivere diverso, il nostro.
La meditazione in movimento diventa uno strumento centrale per persone in movimento, come siamo noi. Si può praticare in ogni circostanza.
Molti pensano che camminare significhi arrivare da qualche parte, ma camminare è in sé la vita.
THICH NATH HAHN

Ho scelto questa frase, perché così inizia un meraviglioso video dove il Maestro, in soli tre minuti, ci fa capire la potenza di una Meditazione Camminata di Mindfulness.
“Se non sei capace di camminare pacificamente e felicemente“, continua Thich Nath Hanh, “stai sprecando il tempo per camminare, e il tempo per camminare è il tempo per vivere“.
Ecco perchè io non voglio perdere la mia vita, voglio camminare da persona libera, da persona felice.
“Da qui voglio andare là, per guardare quel fiore, guardare quel fiore è il mio scopo, naturalmente, perché mi darà gioia, ma camminare da qui a là è anche vita, e devo essere capace di godermi ogni passo che faccio, perché non si può sacrificare una cosa per un’altra, perché entrambe sono vita.”
Ecco perché per me la meditazione camminata è diventata uno stile di vita, ogni passo che faccio deve portarmi pace e felicità.
“Quindi faccio qualsiasi cosa per continuare la mia pratica di meditazione camminata. Se devo andare in aeroporto per prendere un volo, mi do un sacco di tempo per poterci andare tranquillamente, e in aeroporto non devo correre ma posso ancora godermi ogni passo.”
Per organizzare la tua vita devi essere determinato, devi resistere alla tentazione di perdere te stesso.
“E se sei uno scrittore, un regista, un artista, un insegnante, puoi facilitare l’unione tra le persone con questo genere di consapevolezza. E questa è l’unica maniera in cui possiamo cambiare il modo di pensare della gente, e cambiare la nostra civiltà, perché in questa civiltà le persone non sono davvero vive, vogliono prepararsi per la vita, ma non sono capaci di viverla, perché sono sempre di corsa, stanno sempre pensando al futuro, non sono capaci di fermarsi, di stabilirsi nel momento presente, e vivere profondamente ogni momento della loro vita.
Le persone non sono davvero vive, sono sempre di corsa, stanno sempre pensando al futuro, non sono capaci di stare nel momento presente.
Quando bevi il tuo the, bevilo da persona felice, quando consumi il tuo pranzo, mangialo in modo tale da diventare la persona più felice, quando vai all’aeroporto, cammina mostrando che sei felice, che sei rilassato, che sei vivo, e questo deve essere applicato a qualsiasi atto, a qualsiasi momento della tua vita.
Come esercitarsi a meditare camminando
Puoi iniziare a praticare in casa, come vedi in questo video di Volker Winkler, che ritengo sia il migliore esempio di Meditazione Camminata disponibile su YouTube.
Alcune persone si trovano più a proprio agio fuori casa, all’aperto. Alcuni non rinunciano alle scarpe, altri non vedono l’ora di toglierle: non c’è una regola precisa, fai delle prove e trova il tuo luogo e le tue modalità preferite per iniziare.
Dopo i primi passi inizia a rallentare il ritmo, e portalo allo stesso ritmo del respiro. Lascia scorrere i pensieri, riportando sempre l’attenzione ai tuoi passi.
Senti il peso del corpo sulla gamba appoggiata a terra, mentre alzi l’altro piede e lentamente sposti il peso su di esso.
Senti il piede che si appoggia al terreno, iniziando con il tallone, poi tutta la pianta del piede, Puoi adesso percepire il nuovo equilibrio con il peso spostato sulla nuova gamba portante.
Tieni la schiena dritta, lo sguardo dritto davanti a te, rilassa le spalle e il collo. Prosegui per almeno dieci minuti o per tutto il tempo che vuoi.
Meditazione Camminata nella vita di ogni giorno
Una volta che hai fatto pratica, puoi iniziare a concederti alcuni minuti, ogni giorno, da dedicare a questa forma di mindfulness. Puoi farlo durante un break sul posto di lavoro: trova un corridoio poco frequentato, uno spazio riservato in azienda lontano da occhi indiscreti. Rilassa tutto il tuo corpo, mantieni una posizione eretta, lascia andare lo stress, e fai alcuni passi ancorando il ritmo della camminata al tuo respiro.
Lascia scorrere nello schermo della tua mente tutti i pensieri disturbanti e ritorna sempre ai tuoi passi, uno dopo l’altro, la tua meditazione in movimento, la tua strada nella vita, che non ha altra meta se non quella di essere vissuta pienamente, nel momento presente, passo dopo passo.
Come dice Thich Nath Hanh, in ogni circostanza puoi trovare l’opportunità per i tuoi passi consapevoli. Quando vai a prendere la metropolitana, o l’autobus, quando dopo aver parcheggiato l’auto devi recarti in un luogo passeggiando, insomma in molte situazioni della normale vita di ogni giorno puoi trovare il momento adatto per fare un profondo respiro, concentrarti sui tuoi passi, e sentirrti pervadere da felicità, da gioia profonda, lasciando scorrere via i pensieri disturbanti, le emozioni negative, l’ansia, lo stress.
Meditazione Camminata in un Monastero Buddista
Ho raccontato la mia esperienza di Meditazione Camminata in un articolo sul Ritiro di Meditazione Vipassana con Corrado Pensa che ho fatto molti anni fa.
Come scrivo nell’articolo, per me è stato come re-imparare a camminare.
A ogni passo rallentavo sempre di più il ritmo della camminata, e talvolta provavo a chiudere gli occhi (difficilissimo! Si perde quasi subito l’equilibrio).
Sentivo il peso del mio corpo che oscillava in avanti, indietro e di lato, potevo iniziare a percepire nitidamente il contatto dei miei piedi con il terreno.
Provavo, a ogni sessione, a ricostruire sempre meglio le singole componenti di quella cosa meravigliosa che è camminare.
Dopo quel ritiro ho continuato la mia pratica di meditazione formale ininterrotta, e la meditazione camminata è stata ed è tuttora la pratica che utilizzo di più e con più risultati e soddisfazione.
Da allora ogni giorno, anche solo per pochi minuti, torno a fare i miei passi di meditazione camminata, e torno a provare quella sensazione meravigliosa di bambino che vuole imparare a camminare.
Meditazione Camminata in riva al mare
Da buon velista non può mancare un riferimento al mare e alla spiaggia. Nelle meravigliose notti in rada, alle prime luci dell’alba, esco in coperta e, scegliendo uno dei passavanti laterali, cammino meditando, da poppa a prua e viceversa, sentendo la leggera brezza che mi sfiora, osservando la riva o gli scogli della baia, con grande attenzione ai suoni, allo sciabordio dell’acqua, al verso di un gabbiano.
Quando possibile scendo a riva con il tender e inizio la mia meditazione camminata in riva al mare. Per me questa è una delle esperienze di mindfulness più appaganti, al punto che nel mio Metodo di Dinamica Mentale Sailfulness ogni esercizio inizia proprio in riva al mare. In Sailfulness il rilassamento profondo si ottiene ancorando il proprio respiro a quello delle onde del mare, e poi camminando si arriva alla marina dove è ormeggiata la propria Barca Mentale, una sorta di laboratorio magico dove possiamo esplorare e sperimentare tutto il nostro potenziale di crescita personale.
Ogni grande viaggio inizia con il primo passo.
Adesso tocca a te!
P.S. Può interessarti anche il mio articolo sulla Meditazione Vipassana, in cui parlo di uno dei miei Maestri più importanti, Corrado Pensa.
> Leggilo adesso!
Usare la pace in se stessi per muoversi in questo mondo é…
una medicina.
Thich Nhat Hahn ha scritto in fatti un libro meraviglioso che si intitola proprio… “Essere pace”. Lettura consigliatissima. Ciao