Musicoterapia: i Cartoni Animati

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Ultimamente si parla molto della Psicologia della Musica, che è diventata una vera a propria materia di studio universitario, e di come l’ascolto della musica possa essere uno strumento di guarigione, attraverso la cosiddetta “Musicoterapia”.

Perché la Musicoterapia?

Tutti gli studi in materia convergono sul concetto che l’ascolto della musica, in una varietà di situazioni patologiche o fisiologiche, permette di avere benefici di tipo educativo, riabilitativo o terapeutico in generale.

Musica e “regressione” nel passato

Non avevo mai riflettuto a fondo, e non ho trovato niente in letteratura, rispetto agli ancoraggi che l’ascolto della musica può offrire per arrivare a vere e proprie regressioni a momenti felici vissuti in passato.

L’unico caso di “regressione musicale” che è noto a tutti è quello della cosiddetta “nostra canzone” degli innamorati.

Quando la storia d’amore finisce infatti, l’ascolto di “quella canzone” provoca intense sensazioni, profonde emozioni, e nitidi flashback di quei momenti felici.

E si prova nostalgia, perché si prende improvvisamente consapevolezza che quei momenti, che probabilmente vivevamo in modo controverso, con ansia, stress, aspettative, e non li consideravamo felici fino in fondo, in realtà lo erano.

Per chi non vive nel presente, per chi non riesce a stare nel “qui e ora”, solo il trascorrere del tempo ridà la giusta prospettiva a ciò che ci è accaduto, positivo o negativo che sia stato.

L’intuizione di Nick

E qui entra in gioco NicolaColombara, “Nick” per gli amici.

Nick si è imbattuto per caso nella Community Nagual, come tutti voi che state leggendo questo articolo.

Qualche tempo fa Nick ed io abbiamo iniziato un percorso di coaching, e le nostre conversazioni, come quelle con moltissimi di voi, prendono sempre direzioni inaspettate.

Ogni volta, insieme, impariamo entrambi qualcosa di nuovo.

Durante una di queste sessioni di coaching, stavamo riflettendo su quei momenti di inquietudine che accadono a ciascuno di noi, in cui siamo indecisi, spesso ansiosi, senza sapere veramente perché. Quei momenti “no”, quelle giornate “no” insomma. Avete presente? Sono sicuro di si.

Rivolsi una domanda molto aperta a Nick. “Quando hai quel senso di inquietudine o ansia, che cosa fai?”

Nick mi rispose di getto: “Ascolto le musiche dei Cartoni Animati“.

Compresi subito che quella di Nick era un’intuizione geniale.

Musicoterapia con Ufo Robot

Dopo la conversazione mi misi a cercare in letteratura se qualche studioso aveva approfondito il tema, senza trovare niente.

A quel punto ho pensato di sperimentare su di me l’ascolto della musica di un cartone animato che era popolarissimo tra i bambini tra gli anni ’70 e ’90: Goldrake, che noi chiamavamo “Ufo Robot“.

Non ascoltavo questa musica da decenni.

Ed ho subito intimamente compreso che quella musica la stava ascoltando il bambino di allora, quel bambino spensierato, sorridente, creativo, che non cercava certezze rassicuranti ma inseguiva sogni impossibili.

Musicoterapia e Frequenza Cerebrale

Mi sono messo quindi ad approfondire la questione della musicoterapia.

Perché, mi sono chiesto, quando siamo giù di corda e cerchiamo musica “consolatrice” normalmente scegliamo musiche classiche, musiche New Age, suoni della Natura?

La ragione per cui in musicoterapia si scelgono queste melodie è intuitiva: una musica rilassante e lenta si ritiene che possa placare l’ansia e interrompere l’incessante dialogo interiore che abbiamo con noi stessi nel momento negativo.

E certamente spesso questo approccio funziona se e quando riesce a produrre un cambio di “ritmo mentale”.

L’effetto desiderato è quello di diminuire la frequenza cerebrale, che nell’intenso dialogo interiore o nel momento di ansia supera i 30 Hz del massimo valore dello stato Beta e sale sino in stato Gamma (stato in cui o si è impegnati in attività cerebrali intensissime, come complicatissimi calcoli matematici, oppure si è letteralmente “fuori di testa“).

Con la musica rilassante si prova a scendere verso uno stato di maggiore calma, orientandosi verso lo stato Alfa, tra 8 e 13 Hz di frequenza cerebrale.

La disciplina della Dinamica Mentale è imperniata su questo concetto: rallentare la frequenza mentale e scendere verso stati interiori più profondi, dove il conscio e l’inconscio si sfiorano, si accarezzano, si armonizzano tra di loro e le persone aumentano il proprio livello di consapevolezza.

Quindi sembrerebbe una soluzione semplice e ovvia: se sei in ansia, se sei dentro un dialogo interiore che ti consuma, ascolta musica classica o New Age.

Non è così semplice.

A volte questa cosa non funziona, perché nel tentativo, che magari è troppo brusco, di “cambiare ritmo mentale”, si rafforza la reazione opposta, di insofferenza, di smania, e la mente ricade nel suo ritmo incessante di dialogo con se stessa.

Questo fatto mi è stato riferito innumerevoli volte nelle sessioni di coaching e di pratica meditativa dal vivo.

Quando una persona è mani e piedi dentro il senso di irrequietezza, a volte parole o suoni di calma e di pace sembrano addirittura peggiorare la situazione.

Ci sembra di essere “rinchiusi dentro una prigione”: molti meditanti mi riferiscono che “aumenta il ritmo del respiro” invece di diminuire e aumenta l’ansia invece di placarsi .

Perché Cartoni Animati?

Perché allora con la musica dei Cartoni Animati può essere diverso?

La musica dei Cartoni Animati è tipicamente ritmata, veloce, incalzante, quindi non ha certo l’effetto di rallentare il “ritmo mentale”.

Ma come ho detto prima, l’ascolto di “Ufo Robot” mi ha riportato a un’epoca felice, quando vedevo il mondo in modo diverso, con occhi di bambino.

Ascolta adesso la musica del tuo Cartone Animato preferito

Musicoterapia e induzione ipnotica

E qui torniamo alla Dinamica Mentale: in quella musica ritroviamo infatti un’ancora, un richiamo a quel benessere di allora e lo ri-sperimentiamo nel qui e ora.

I cartoni animati diventano quindi un vero e proprio strumento terapeutico da utilizzare in musicoterapia.

Come dicevo non ho trovato niente in letteratura, ma mi è tornato in mente un passaggio mirabile di uno dei libri che più di altri mi hanno cambiato la vita e che è uno dei pilastri della mia formazione.

Il brano è tratto da “La mia voce ti accompagnerà“, di Milton Ericcson, grande psicologo e massimo studioso di ipnosi del secolo scorso.

E’ un inizio di induzione ipnotica, che porta la paziente esattamente a quel momento nel tempo in cui era felice.

Ascoltare la musica dei cartoni animati può avere lo stesso effetto: una regressione a un tempo felice, che produce effetti benefici su chi la sperimenta.

E voglio che tu scelga un momento nel passato
in cui eri una bambina piccola piccola.
E la mia voce ti accompagnerà.
E la mia voce si muterà in quelle dei tuoi
genitori, dei tuoi vicini, dei tuoi amici, dei tuoi
compagni di scuola e di giochi, dei tuoi maestri.
E voglio che ti ritrovi seduta in classe, bambina
piccolina che si sente felice di qualcosa,
qualcosa avvenuto tanto tempo fa, qualcosa
tanto tempo fa dimenticato.

Milton H. Erickson

E tu di quale cartone animato vuoi riascoltare la musica?

Ti consiglio di fare come Nick: preparati una compilation di musiche dei tuoi cartoni preferiti, e salvala sul tuo smartphone per ascoltarla ogni volta che lo desideri!

4 COMMENTS

  1. Ciao Vittorio,che dire..bell’articolo e grazie di avermi citato..Una volta qualcuno disse siamo l’Universo che prende coscienza di se…ma se lo fa a ritmo di “Goldrake”..sopratutto nel difficile periodo storico che stiamo vivendo a causa della pandemia..e in cui esce l’articolo..beh di cuore mi auguro che possa farlo con un sorriso ^_^,con stima Nicola

    • Grazie ancora Nicola! Da qualche giorno, nella mia morning routine, dopo il Saluto al Sole e la meditazione, c’è l’ascolto della sigla di Goldrake per iniziare la giornata!

  2. Buongiorno Vittorio,
    Mi chiamo Simone e da poco mi sono imbattuto “per caso” in Nagual, anche se ormai ho capito che questo “per caso” non è più così tanto casuale, ma questa è tutta un’altra riflessione.
    A proposito di ciò che hai scritto, ti riporto la mia esperienza personale che “per caso” è affine, infatti una combinazione vincente degli argomenti trattati si manifesta con la sigla dei miei cartoni preferita e la musica rilassante unite insieme in questo mini gioiellino: https://youtu.be/d87RK4mhiwg .Per me funziona, mi emoziona e volevo condividerlo, cosa che “casualmente” non faccio mai. Ciao Simone

    • Ciao Simone, ho “casualmente” cliccato sul link, per ascoltare questa deliziosa, struggente rivisitazione del mito di Goldrake che non conoscevo.
      E’ esattamente come dici tu: una perfetta combinazione di melodia e regressione ipnotica, e dppo le prime note ero Actarus, e potevo rivedere come in un film tutti i miei sogni di allora.
      Sogni bellissimi, perché tutti i sogni sono sempre belli, anche quando non si sono realizzati o non si realizzeranno mai. E io non smetterò mai di sognare.
      Grazie!

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