Mi capita spesso, nella mia professione di Coach, di avere sessioni con clienti che avvertono un costante senso di inadeguatezza, nonostante i molti successi ottenuti. Si tratta probabilmente della “Sindrome dell’Impostore”, disturbo molto comune tra le persone di successo.
Cosa è la Sindrome dell’Impostore
Nel 1978, le psicologhe Pauline Clance e Suzanne Imes utilizzarono questo termine per descrivere una possibile patologia psicologica diffusa fra le persone che hanno raggiunto traguardi importanti e tuttavia vivono nella convinzione di non meritare tale successo.
Queste persone tendono a sopravvalutare le capacità e le competenze altrui, e a sottovalutare le proprie.
In particolare, sono terrorizzate dalla possibilità che finalmente gli altri si rendano conto della loro incompetenza, e quindi, togliendogli la “maschera”, possano scoprire il loro essere “impostori”.

Chi colpisce la Sindrome dell’Impostore
Inizialmente la Clance e la Imes ipotizzarono che la Sindrome dell’Impostore colpisse in particolar modo le donne di successo, in quanto particolarmente esposte ai pregiudizi e agli sterotipi contro la donna nel contesto competitivo professionale.
Studi più recenti hanno riscontrato che tale sindrome è presente in egual misura anche tra la popolazione maschile.
Tra gli ambienti professionali più colpiti c’è il mondo della scuola e dell’insegnamento, ma anche il mondo degli affari e delle professioni. E negli ultimi anni, in un contesto che si fa sempre più iper-competitivo, il fenomeno si sta espandendo sempre di più.
Nuovi successi amplificano la Sindrome dell’Impostore
Paeradossalmente, questa sindrome non si combatte con il conseguimento di nuovi successi, riconoscimenti, avanzamenti di carriera, perché la maggiore esposizione non fa che aumentare il senso di non essere all’altezza della situazione, che si considera sempre più impegnativa.
Inoltre, ci si sente sempre più esposti al giudizio di persone che si considerano sempre più competenti, e il timore di non riuscire a corrispondere alle aspettative altrui cresce a dismisura.
Come si può superare la Sindrome dell’Impostore?
Lo sciocco crede d’esser saggio, ma il saggio sa anche troppo bene d’essere uno sciocco.
William Shakespeare
- Anzitutto è importante riconoscere la presenza della Sindrome dell’Impostore. Se hai profondi dubbi sulle tue capacità, se ti senti in colpa per le cose che non vanno bene, se una critica che ti viene mossa ti mette in crisi, se temi di essere visto come un imbroglione che sta “rubando lo stipendio“, beh, allora molto probabilmente fai parte dei presunti “Impostori”.
- Inizia poi a osservarti nelle situazioni positive: se ricevi un complimento accettalo e ringrazia, invece di rispondere che hai avuto fortuna o che il merito è di qualcun altro.
- Se ricevi una critica accettala, allo stesso modo. Non essere “perfezionista”, qualche cosa può esserti venuta meno bene, ma ricorda sempre che “l’ottimo è il nemico del buono“.
- Se pratichi esercizi di Dinamica Mentale (qui il link Sailfulness), includi nella pratica la rivisitazione del percorso che ti ha portato fino a qui, le fatiche, l’impegno, le difficoltà. Visualizza il tuo successo nello Schermo Mentale. In questo modo, la tua mente profonda, interiorizzerà positivamente la tua storia personale, alleviando il senso di inadeguatezza che è alla base della Sindrome dell’Impostore.
- Sempre se pratichi Dinamica Mentale, nella ricapitolazione della tua storia personale del punto precedente, quando sei in Stato Alfa, prova a tornare a quando eri bambino, o bambina, e prendi consapevolezza degli antichi messaggi genitoriali. C’erano aspettative di perfezione? Eri costantemente paragonato agli altri ragazzini, ad esempio nei risultati scolastici? Una volta che hai recuperato e portato nel tuo laboratorio mentale questi contenuti, lasciali andare, con le tecniche Sailfulness (puoi farlo seguendo le indicazioni della Lezione n.7 del Corso Sailfulness.
Adesso tocca a te… Non sottovalutarti!